Nozioni sui diamanti

Nozioni sui diamanti

IL DIAMANTE

Il diamante è una sostanza cristallina naturale di carbonio puro (elemento chimico fondamentale alla vita umana) con peso specifico 3,52, durezza 10 ed indice di rifrazione 2,42.

ETIMOLOGIA

Il termine diamante deriva dal greco adamas (indistruttibile), usato per descrivere la durezza di una sostanza, ed appare per la prima volta nel 1170 nella lingua francese (diamant).


 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Forme cristalline: generalmente esacisottaedrico, ottaedrico, occasionalmente pseudo-tetraedrico, più raramente cubico.

Lucentezza: adamantina.

Sfaldatura: perfetta secondo le facce dell'ottaedro.

Inclusioni: cristalli di altri minerali come olivina, granato, grafite, diopside, spinello od anche diamante in diamante.

Indice di rifrazione: n=2,417

Dipersione: 0,044 per l'intervallo B-G

Spettro d'assorbimento: per la serie Cape linee difficili da osservare a 4785, 4650, 4520, 4350, 4230 e 4155 A. Per la serie marrone, verde e giallo/grigia, linee di assorbimento a 5320 e 4980 A., più forte a 5040 A.

DIAMANTI CELEBRI

Eureka, Van Niekirk, 10.73 ct., Museo Minerario di Kimberly.
La Stella del Sudafrica, Van Niekirk, anonimo.
Reggente, Golconda, 140.50 ct. taglio a cuscino, Museo del Louvre.
Il Tavernier Blu, India, da 112.25 a 67.50 ct. a forma di cuore, scomparso.
Blu Hope, 44.50 ct., Smithsonian Institute, si pensa al Tavernier che diede orgine al diamante Hope e al Brunswick.
Blu Brunswick, 13.75 ct., dal 1874 dimenticato.
Il Fiorentino Giallo, India, 137.27 ct., disperso nel 1923, apparve sul mercato americano un diamante di 99.52 ct. chiamato lo Scià di Persia che potrebbe essere il Fiorentino ritagliato.
Gran Moghul Bianco, uno dei più grandi diamanti indiani,1500, grezzo di 787.50 ct., appartenente allo scià Humayun e tagliato da Hortensio Borgis, veneziano, a forma di piramide di 280 ct. causando l'ira del proprietario.
l'Orlof Bianco di 189.62 ct. taglio a rosa, ricorda il Gran Mogol e porta il nome dell'ufficiale russo Orlov e fu inserito nello scettro sotto l'aquila imperiale, Museo del Diamante Mosca.
Koh-i-Noor (montagna di luce) bianco, India, 186 ct. taglio ovale, 1852 ritagliato da Voorsanger, 106 ct. taglio ovale, British Crown Jewels Londra, derivato dal Gran Moghul.
Cullinan, Sudafrica, 3106 ct., clivato da Asscher in nove pietre grandi e 86 piccole con peso totale 1063 ct., la più grande conosciuta con il nome Grande Stella d'Africa, 530.40 ct. taglio a pera, orna lo scettro imperiale, British Crown Jewels Londra.
Il Dresda Verde , taglio goccia di 41 carati di origine indiana conservato nella Volta Verde del castello di Dresda. Il Russian Table , da 25 ct. tagliato a tavola per essere usato come portaritratti.

Ultimo ma non meno importante il Millennium Star, un diamante a pera di 203 carati che ha segnato il passaggio al terzo millennio.

Uno dei più grossi diamanti grezzi, il Sefadu, pesa 620 ct. ed appartiene a Lazare Kaplan, tagliatore di diamanti americano mentre il più grosso diamante tagliato, il Golden Jubilee di 545,60 ct. appartiene al Re di Tailandia.

Dei 55 diamanti tagliati e conosciuti che pesano più di 100 ct., 38 provengono dal Sudafrica, 14 dall'India, 2 dal Brasile ed uno dalla Sierra Leone. Nel 1988, centenario della fondazione della De Beers fondata da Cecil Rhodes, é stato annunciato la scoperta presso Pretoria di un diamante grezzo di 599 ct. Il Centenary venne tagliato a cuore con peso di 237,80 ct. e 247 faccette.